Dal Media Display al Programmatic all’Influencer Marketing, Facebook punta a WIP e Micro-Influencer grazie al lancio di una piattaforma dedicata al Native Adversting interna al social network.
Qualcuno aveva preannunciato la fine prematura dell’Influencer Marketing, o quantomeno un suo radicale ridimensionamento da fenomeno mainstream (e direi anche selvaggio e senza un minimo di regolamentazione), dove spesso la pubblicità occulta, o markette, la facevano e la fanno da padrona, a un segmento strategico nelle attività di marketing online, focalizzato su Local o Micro Influencer, caratterizzati da una maggiore verticalità topicale, oppure su strategie di Social Advocacy, puntando sul coltivare gli Influencer direttamento nell’orticello aziendale. Quel qualcuno dovrà ricredersi ora che lo stesso Facebook, forte dei suoi oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili, punta apertamente sugli Influencer, introducendo lo strumento Brand Collabs Manager con lo scopo di mettere in contatto Brand e Creator.
Sulla pagina del Centro assistenza per gli inserzionisti di Facebook lo strumento viene descritto come “un markeplace che aiuta brand e creatori a trovare, ad apprendere ulteriormente e connettersi l’un l’altro“.
In particolare, si legge che un brand ha la possibilità di:
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impostare la propria audience per verificare questa corrisponde con la percentuale di audience del singolo creator (quindi, senza perdere potenziali utenti/clienti dovuti alla minor “fama” dell’influencer);
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scegliere un creator o un gruppo di essi per trovarne altri con un pubblico simile;
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esplorare liste personalizzate di creator basate sui partner per i quali hanno realizzato contenuti sponsorizzati in precedenza, sui creator che seguono la propria Fan Page, etc.;
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inviare email ai creator e iniziare una conversazione in merito alla possibile collaborazione.
Il messaggio, lo ribadisco, è chiaro: puntare maggiormente sulla presenza di Influencer all’interno di Facebook, sbaragliando l’eventuale concorrenza e, soprattutto, far convergere le attività (finora poco controllate) delle Web Star di Instagram (non è un caso che, contestualmente, sia stata lanciata la Instagram Tv con la possibilità di puntare, oltre che sulle immagini, anche sui video di lunga durata che va a fare compagnia a Facebook Watch) all’interno del social network più frequentato al mondo. D’altronde la posizione di Facebook, nonostante la ritrosia iniziale, è sempre più chiara: la piattaforma è piano piano cambiata da “semplice” social network in community editoriale, come ha ammesso recentemente lo stesso Zuckerberg in tribunale.
Come funziona? Basta accedere al sito https://www.facebook.com/collabsmanager/start#, scegliere tra il profilo Brand o Creator e registrarsi, per iniziare rispettivamente a promuovere il proprio marchio o mettere al servizio di un’azienda la propria visibilità.
Attenzione però, attualmente l’accesso allo strumento è limitato agli utenti in US ma è possibile candidare la propria Fan Page in qualità di Brand (cliccando qui)
o di Creator (cliccando qui),
per essere aggiunti alla lista d’attesa per essere avvisati quando il servizio sarà rilasciato anche in Italia.
Tommaso Lippiello