È degli ultimi giorni la notizia di un aggiornamento di Facebook che permette una nuova funzionalità: Messanger Rooms.
Un attacco frontale che la compagnia americana fa alle applicazioni che hanno ottenuto maggior consenso nelle ultime settimane quali Skype, Zoom, Houseparty o Microsoft Teams. Siamo tutti nella stessa situazione: chiusi in casa, costretti a lavorare o studiare attraverso chiamate e lezioni online con l’ausilio di dispositivi mobili. Ragazzi ed adulti hanno iniziato a riversarsi su queste piattaforme per parlare con gli amici o con i parenti. Personal trainer ed insegnati di diversi sport hanno iniziato ad organizzare lezioni a distanza.
E così il settore delle videochiamate ha visto i numeri di utenti medi giornalmente attivi aumentare smisuratamente nell’ultimo mese.
Ed ecco che Facebook trova sempre un modo per far fronte alla crescente domanda e offrire qualcosa che può facilitare la comunicazione tra i suoi miliardi di utenti e magari anche riacquisire quella fetta di mercato, costituita dai più giovani, che non erano più tanto soliti utilizzare la piattaforma.
Gli sviluppatori hanno annunciato che la nuova funzionalità sarà resa disponibile da venerdì 1 maggio ad alcuni utenti e si estenderà, nelle prossime settimane, nel resto del mondo.
Come funziona?
Messanger Rooms consente agli utenti di invitare fino a 50 persone, anche coloro che non possiedono un account Facebook. Si tratta di una scelta decisamente strategica in quanto da un lato permette a più persone di conoscere la piattaforma social e quindi acquisire utenti attraverso una campagna marketing indiretta. Dall’altro consente di fidelizzare ancor di più i profili già attivi nel social network. Le chat room possono essere sia pubbliche, che private e non hanno limiti di tempo.
Facebok ha, inoltre, sottolineato che la persona che creerà la “call” avrà anche la possibilità di gestire chi ammettere all’interno della “room” e se le nuove persone aggiunte possono collegarsi con tutti gli utenti, già presenti nella stanza. In poche parole, la persona che ospita la videochiamata avrà il totale controllo di quest’ultima, può anche decidere di rimuovere gli ospiti in qualsiasi momento.
Per di più, in una nota rilasciata dal social network, è stato dichiarato che sarà possibile segnalare una stanza o inviare un feedback, in qualsiasi momento, se si ritiene che abbia violato gli standard della comunità. Tutti questi fattori fanno presumere che l’attenzione per la privacy dei propri utenti sarà altissima.
Il suo funzionamento sarà elementare e non necessita di scaricare alcuna nuova applicazione perché verrà gestito tutto internamente a Facebook. Per poter accedere alla videochiamata sarà semplicemente necessario cliccare sull’invito che può essere ricevuto su Facebook, Messanger o con un link tramite e-mail.
I competitors
Come già detto il numero massimo di persone che potrà ospitare sarà di 50, anche se nei primi giorni di distribuzione il numero sarà leggermente inferiore, ma subito un team di esperti si adopererà per ampliare la funzione e stabilire il numero a 50, stesso numero di utenti che permette la più celebre e storica piattaforma per le videochiamate: Skype.
Da un lato è un numero di persone inferiore rispetto a quello che viene consentito da Zoom, che concede videochiamate con un numero massimo di 100 persone, nel caso in cui si è in possesso di un account un “Free”. Dall’altro lato, però, è un numero di gran lunga superiore a quello proposto da Houseparty, che può ospitare fino a 8 persone nella stessa “stanza”.
Microsoft Teams è la piattaforma maggiormente diffusa tra gli studenti, con la quale si svolgono la maggior parte delle lezioni in distance learning, il cui numero massimo di persone consentito all’interno di un team è elevatissimo: fino a 5.000 persone, però le videochiamate consentono un massimo di 250 partecipanti.
Per quanto riguarda la durata della chiamata, che ricordiamo, sarà illimitata vediamo come si posizionano i competitors nel settore.
La durata illimitata è sicuramente un punto a favore di Facebook rispetto a Zoom, che, invece, permette videochiamate di gruppo di massimo 40 minuti se non si possiede un account Pro, Business o Enterprise. La stessa durata delle conversazioni di Messanger Rooms è presente anche sulle piattaforme Skype, Microsoft teams e Houseparty.
Vantaggi dei concorrenti
Il vantaggio di Skype rispetto ai suoi competitors è la possibilità di aggiungere sottotitoli alle conversazioni in tempo reale. Si può utilizzare un traduttore automatico dei testi presente in 60 lingue e, addirittura, gli utenti possono aggiungere un traduttore vocale per le videochiamate, presente ad oggi in 10 lingue.
Microsoft Teams ha puntato molto di più sul mondo della scuola e del lavoro, infatti, oltre a poter effettuare videochiamate e chattare, si possono condividere file pdf, documenti word e anche inserire video in streaming.
Houseparty, invece, ha deciso di puntare molto più sulla condivisione. Infatti, se l’utente ha le notifiche attive, ogni volta che un contatto entra all’interno della piattaforma riceve un messaggio sul proprio dispositivo avvisandolo che gli amici sono online. Una funzionalità in più è quella di permettere agli utenti sessioni di gaming mentre sono in videochiamata. Un insieme di motivi che rendono la piattaforma più adatta ed utilizzata dai giovanissimi.
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